OOPARTS - Anacronismi Temporali (2)

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Gli OOPARTS (Out Of Place ARTifact), altrimenti detti "Anacronismi Temporali", sono come in effetti suggerisce la traduzione dall'inglese, oggetti "fuori posto" o meglio... "fuori tempo".
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Si tratta insomma di reperti che non dovrebbero esistere, o quantomeno che non e' logico siano stati trovati in siti risalenti ad un determinato periodo storico; taluni degli stessi oggetti, stimandone la datazione tramite l'analisi al Carbonio14, svelano inconfutabilmente di appartenere ad un'epoca in cui non sarebbe stato possibile realizzarli (per come abbiamo correntemente datato le tappe dell'evoluzione umana..).
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6). La Pila Elettrica di Baghdad; si tratta in effetti di una vera e propria pila elettrica dal funzionamento simile a quelle odierne, sebbene di potenza e dimensioni differenti. Rinvenuta come parte del corredo funerario in una tomba sita nei pressi della citta' di Baghdad, ed esposta nel museo della medesima città, essa sembra risalire all'epoca dei Parti (248 a.C. - 226 d.C circa) e risulta essere, appunto, una sorta di "pila" rudimentale ma perfettamente funzionante. Praticamente, e' strutturata come un vaso d'argilla avente all'interno un cilindro di rame (cavo) e un bastoncino di ferro, prova esso stesso dell'uso che venne fatto del dispositivo in quanto tale "filamento" è parzialmente consunto. Aggiungendo all'interno di tale contenitore una soluzione acida -che andrebbe nel caso a svolgere la funzione di elettrolita-, e collegando i due elettrodi, quello di rame e quello di ferro, viene sprigionata una carica elettrica!
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Il dispositivo è stato testato adoperando quale soluzione acida un prodotto dell'epoca facilmente reperibile, ovvero del succo di agrumi, e il passaggio di corrente accertato con un voltimetro, misurandone anche l'intensità in 0,5 volt.
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7). Il Meccanismo di Antikythera, soprannominato anche "il computer più vecchio del mondo"; in questo caso si tratta di un meccanismo molto complesso e raffinato, rinvenuto sul fondo del mare, all'interno di una nave (o quel che ne rimaneva...) di ben 2000 anni fa. Tutto di quanto ci e' pervenuto di questo oggetto lascia esterefatti. E' un meccanismo che denota essere stato d'estrema precisione; fa uso di ruote dentate come quelle in uso nei comuni orologi; e' composto ed assemblato come mai avremmo supposto possibile in quell'epoca lontana.
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Certo e' che per lungo tempo, è rimasto avvolto dal mistero. Non sapevamo se le parti del congegno ritrovate fossero tutte o parte dello stesso, e nel complesso non ci era dato sapere quale funzione avesse, e come funzionasse. Dopo lunghi e doviziosi studi, iniziati negli anni 50 ad opera dell'equipe di Derek de Solla, Price dell’Università di Yale, cominciarono ad affiorare i primi labili indizi; l'apparecchio appariva avere esternamente alcune "tacche", che avrebbero potuto essere compatibili a dei misuratori, e all’interno avrebbe dovuto avere invece un complesso di ingranaggi costituito, tra l'altro, da venti ruote dentate. Riportava inoltre molteplici iscrizioni in lingua greca, di cui però la maggior parte era divenuta ormai illeggibile...
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Le risultanze di tali annose ricerche; si è ormai ragionevolmente certi che il meccanismo di Antikythera è una sorta di antico "calcolatore" con funzioni astronomiche, e si tratterebbe peraltro di un apparecchio estremamente sofisticato. Sembra che all'epoca fosse in grado di fornire risultanze su elaborazioni meccanizzate inerenti i rapporti ciclici fra il sistema solare e le stelle. In tal senso, sembrano dare conferma di questo le iscrizioni ancora visibili, che farebbero riferimento al Sole, a Venere nonchè... al piano dell’eclittica!
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Era poi possibile "leggere" le informazioni fornite dal marchingegno tramite diverse lancette posizionate sui vari quadranti. A noi è purtroppo pervenuto in condizioni idonee solo quello anteriore, ma da esso, ad esempio, sarebbe stato possibile seguire il moto del Sole attraverso lo zodiaco. Tuttavia, tecnicamente, la parte del congegno più impressionante era la piattaforma girevole differenziale, un meccanismo che sarebbe stato riscoperto solamente a partire dal 16.mo secolo...
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